
- COPERTINO – Il Sindaco di Copertino Giuseppe Rosafio e tutta la Giunta Comunale a nome della Citta di Copertino ha inviato all’attuale Sindaco della Citta di Cupertino in California, Gilbert Wong, un telegramma di cordoglio, per la scomparsa dell’illustre concittadino Steve Jobs, rinnovando l’amicizia e la vicinanza delle due comunità. Potrebbe essere questa l’occasione per una nuova collaborazione tra le due città che sono gemellate dal 1963. Come abbiamo scritto in un precedente articolo, da allora ad oggi nessun amministratore locale ha dato seguito ad iniziative che potessero fortificare questo gemellaggio. Vorremmo intendere il gesto di questa amministrazione come un segnale di apertura per il futuro, affinchè le due città possano iniziare un intenso e proficuo scambio culturale che sino ad oggi è mancato. Tra le proposte dei nostri lettori vi segnaliamo quella di Giovanni. “Se si fossero mantenuti e fortificati sempre di più i rapporti, non credo di dire un’eresia che le convenction di lancio dei prodotti apple in Italia si sarebbero potute effettuare nella location del castello di Copertino. Io ancora ci credo, bisogna lavorare tutti (forze politiche ed associazioni) per questo obiettivo di vitale importanza per l’economia della città”. In un mondo dove le distanze, grazie anche a Steve Jobs, non esistono, sognare non costa nulla!
…no comment……
ROSAFIO&Co. GO HOME!!!
Oltre al telegramma io vorrei soffermarmi su questa vicenda così strumentalizzata in questi giorni.
Prima di tutto c’è da dire che Copertino e Cupertino non hanno avuto rapporti reciprochi da sempre.
Oggi la morte di Steve Jobs, guru Apple, sta facendo ovviamente parlare di queste due cittadine per il loro nome simile e dei pezzi di storia in comune.
Il gemellaggio di fatti è stato fatto proprio per questi motivi, quando steve jobs doveva ancora esplodere.
Molti stanno mischiando la Apple con Cupertino pensando a possibili guadagni economici sfruttando il gemellaggio. Ma qualcuno disse “che c’azzecca?”.
Jobs era di Palo Alto e non di Cupertino.
Leggo di ben pensanti che hanno dichiarato di voler chiedere che la prossima presentazione di un nuovo prodotto apple venisse fatta al castello di copertino. A questa persona vorrei chiedere se è a conoscenza di quante persone partecipano a tale evento ad ogni ricorrenza e se la sala del castello è adatta ad accogliere tutta la gente. Inoltre se copertino è adatto ad accogliere i migliaia di turisti che si riverserebbero. Dove li ospitiamo?..lo sappiamo che a pranzo non esiste una tavola calda a copertino?..
Detto ciò si sta facendo tanto rumore per nulla. Il gemellaggio non serve a nulla se non a fare un bel viaggio a spese dei cittadini per qualche amministratore stagionato e nuovo (magari di quelli che in consiglio comunale anzichè seguire e partecipare alle discussioni preferiscono stare online su facebook col proprio iphone by Steve Jobs).
Morale, credo ci siano altre priorità a Copertino piuttosto che riscoprire il gemellaggio con Cupertino e fantasticare in stile “vincere facile” con un possibile accordo con Apple Computer.
Guarda caso…
il 6 ottobre su questo sito si sviluppa la discussione sul gemellaggio tra Cupertino e Copertino:
http://www.copertinoonline.it/2011/10/steve-jobs-copertino-e-cupertino
E dopo due giorni esce questa notizia….
Sarà un caso oppure no ?
Chissà quanti di voi penseranno: “la seconda che hai detto” !
Sicuramente le priorità a Copertino sono altre, ma io non ci vedo nulla di strano a voler ricucire vecchi rapporti. Il gemellaggio deve essere visto come una forma di scambio culturale tra realta decisamente diverse. Secondo me può solo farci crescere, ovviamente se si affronta con lo spirito giusto.
E’ ovvio che la morte di Jobs è stata presa solo come spunto per aprire una discussione.
@Alessandro Nestola
@vet59
Certo Vet, il mio non era un intervento tout court volto a dire quanto il gemellaggio fosse sbagliato piuttosto volevo sottolineare il fatto che Apple e Cupertino sono due cose diverse.. E’ come se qualche paese volessere fare o riscoprire un gemellaggio con noi perchè in questo modo avrebbe i vetri lavorati da una nostra nota vetreria gratis..
E’ bello fantasticare..ma fermiamoci lì in fretta tornando poi con i piedi per terra e pensando alle priorità.
A noi magari farebbe anche crescere ma quelli di Cupertino crescerebbero grazie a noi?..
ale
La precisazione da dove venisse il sig. Jobs è fuoriluogo, in quanto si discute sull’ indisposizione, apatia, silenzio, quello che volete, di tutte le amministrazioni che si sono succedete negli anni nei confronti di Comuni con i quali sulla carta si è instaurato una sorta di gemellaggio.
Scommetto una cena che tra poco all’entrata di Copertino metteranno il cartello..COPERTINO GEMELLATA CON CUPERTINO, come quei cartelli che si vedono all’entrata di alcuni comuni salentini..
la tua piccolezza di idee e di cultura è imbarazzante…non solo non ne hai ma addirittura sei rabbioso nei confronti di chi ci vede moto più in là …la apple ecopertino sono cose diverse? …Cupetino crescrebee grazie anoi???ma se è stato prorpio il sindaco di quella città americana a parlare dinoi! lo hai letto o no l’articolo? e comunque caro nestola organizzare qualche viaggietto come lo chiami tu e permettere a dei giovani di fare anche stage formativi alla apple non sarebbe poco! non credi? azichè trascorrere il tempo in inutili chiacchiere davanti ai pub… se i politici fossero più svegli ne avrebbero organizzati e come di viaggi e tirocini, e oggi molti giovani sarebbero più svegli e più aperti al mondo e al lavoro vero, non a quello che non c è a copertino!!!! E perchè no? il castello sarebbe un’ottima location per un lancio marketing di nuovi prodotti dellaAplle in Italia e poi di ristoranti ce ne sono tanti per cui SVEGLIATI!!!!!!
sono daccordo con te, ma è inutile voler far capire a chi non intende!
Sulla “cumeta” uscita il mese scorso in occasione della festa di San Giuseppe si ventilava proprio questa possibilità.
Si raccontava di qualche amminsitratore comunale che desiderava fare un viaggio a Cupertino…. Ovviamente, non a sue spese.
Che i redattori della “cumeta” abbiano doti di preveggenza ??
cara/o francesca/o sono pronto a confrontarmi sulla “conoscenza dell’argomento” con te quando vuoi :)
La Apple sta a Cupertino come la Vetreria Calasso sta a Copertino
“sta” nel senso di stare… stato in luogo…
Dai è semplice la proporzione..
Gli stage formativi in grandi aziende non vengono fatti attraverso i Comuni ma tramite le grandi Università. E per la Apple tramite le più grandi università del mondo. Anzi, a dire il vero la Apple ha una sua “università interna”.
Mi spiace che ci sia gente annebbiata da odio politico che non sà confrontarsi parlando dell’argomento ma semplicemente criticando la persona!..questi atteggiamenti non mi sono nuovi in ambienti istituzionali..
Ciò detto delle critiche alla persona non so che farmene e ovviamente non meritano risposta qui, dove c’è gente che vuole parlare dell’argomento.
Invito, per quanto riguarda l’uso della sala del castello per l’evento, a vedere questo: http://www.youtube.com/watch?v=OepdgBkyIeE&feature=related facendosi un’idea dello spazio minimo richiesto.
Mettiamo anche il caso di volerlo fare fuori dalle sale del castello, sorge il problema turistico-ricettivo e dei trasporti. Copertino (e anche tutta la nostra provincia) non è all’altezza. Lavorandoci lo sarà tra molti anni, non è una cosa così immediata dare un’impronta turistica ad un paese.
Infine ritorno a ribadire un concetto semplice che solo chi non vuole capire non capisce:
il gemellaggio è altro! E’ tra due paesi, due culture, due tradizioni. Non è tra Copertino ed Apple. Non cavalchiamo la morte di Steve Jobs per strumentalizzare idee belle ma che non hanno alcun legame con ciò che serve alla nostra Copertino. La maggior parte degli amministratori non sapeva neanche chi fosse Steve Jobs prima della sua morte.
Se dobbiamo fare un gemellaggio facciamolo. Ma con Cupertino. Loro lo vogliono riscoprire per le basi culturali, religiose, artistiche comuni. Noi, da soliti quaqquaraquà, semplicemente perchè pensiamo al business che ne potrebbe derivare. Bè credo che questo non sia gemellaggio. Se dobbiamo fare accordi con grandi aziende informatiche non serve andare in America..ce ne sono tante importantissime a livello mondiale in Italia!..
@Daniele: la Cumeta, bellissimo giornale, è stato l’unico che ha davvero raccontanto la politica cittadina per come è. Per chi per impegno ricevuto, o passione, segue quotidianamente la politica cittadina, è stato palese dedurre che la redazione della Cumeta si è molto informata prima di scrivere i pezzi. Ed è per questo che è stato l’unico giornale che ho comprato in occasione della festa del nostro santo.
@Alessandro Nestola </a
appunto un gemellaggio tra culture tradizioni dei due paesi,
l'economia di uan realta' comunitaria piccola o grande che sia ne determina la sua cultura, sono due aspetti inscindibili, un paese agricolo avrà molte tradizioni che ricodano la ruralità del posto, il passato contadino e di questo è intriso il modo di pensare e a volte anche di dire dei suoi abitanti anche adistanza di anni; l'economia rimodella la cultura di un posto e vicevesa.
per cui i due aspetti sono legati, è chiaro che il modo in cui attuare un eventuale interscambio è da progettare,e rihiederebbe tempo lavoro impegno e soldi e di certo con l'iuto di altri enti di supporto, come l'<università diLecce, ma al di là delle difficoltà, sarebbero tante le soddisfazioni e irsulatti…av olte è l'uomo che adora porsi limiti.
se solo si pensa in senso religioso al fatto che la ddvozione per san giuseppe, un umile e santo uomo è addiritura arrivata in America e a lui sono stati dedicati aeroporti università e città di posti lonatni ma a noi così vicini, ci si rende conto che nulla è imposibile se solo si pensasse non dico in grande am con del sano e costruttivo ottimismo, che purtroppo a volte manca.
Vorrei far notare ai lettori anche come il legame tra cultura ed economia sia così forte da essere esplicitato anche dalla Convenzione UNESCO per la protezione e la promozione delle diversità di espressione culturali, in vigore dal marzo 2007.
In essa si afferma un pricipio importante: la complementarietà degli aspetti economici e culturali dello sviluppo.
si afferma che non ci possa essere sviluppo economico senza sviluppo culturale (e viceversa).
Questo fatto assume ancor più rilevanza se si considera che il moderno concetto di sviluppo sostenibile applicato alle politiche della nostra società è stato introdotto proprio per includere i problemi di tipo ambientale e sociale (dunque anche culturale, poiché la cultura è il riflesso dell’essere) accanto a quelli economici, con profonde interazioni e sinergie (The Brundtland Report, 1987).
Come al solito si utilizza il forum per attacchi personali. Qui si sta discutendo, prendendo spunto dalla morte di Jobs, se ha senso o no riconsiderare il gemellaggio con Cupertino (non con la Apple che è un’azienda privata e a cui non interessano certo i gemellaggi e figurarsi se può mai pensare di lanciare un nuovo prodotto nel castello di un paese della provincia di Lecce).
Scopro solo ora, per mia ignoranza, che ci sono già stati movimenti “sospetti” per RIgemellarsi:bene, se lo spirito è solo quello di scroccare un viaggio gratis stiamo ben messi. Ripeto si può ripartire da questa discussione per affrontare l’argomento in modo costruttivo e tranquillo. Se poi dietro ci sono giochi che non conosco…allora saluti a tutti.
P.S. Francesca/o (? Alessandro), sbaglio o chiedevi uno scambio di indirizzi email per sviluppare l’argomento? Te lo rimando visto che non ti sei ancora fatta sentire: vicoserpe@tiscali.it
alessandro.nestola@gmail.com
certo vet 59 ci sentiremo via e-mail
comunque sono Francesca ( non framcesco o alessandro – figurati!) . saluti